SdC e Autodifesa

Bartitsu

il Bartitsu si  può definire per diffusione e storia un metodo di autodifesa sviluppato originariamente in Inghilterra, ideato da Edward William Barton-Wright, durante gli anni 1898–1902.

Sir Barton-Wright iniziò a pubblicizzare la sua arte attraverso  riviste, interviste e dimostrazioni  in varie sedi pubbliche a Londra. Fondò una scuola chiamata Accademia del Bartitsu di Armi e Cultura Fisica (Bartitsu Academy of Arms and Physical Culture) più informalmente nota come Bartitsu Club e ubicata al n. 67b di Shaftesbury Avenue a Soho. 

Sebbene non praticato per la maggior parte del XX secolo, il Bartitsu ha conosciuto una rinascita negli anni 2000.

La storia in sintesi è questa nel 1900 arrivò a Londra il ventenne giapponese Sadakazu Uyenishi praticante il jujutsu e  divenne istruttore al E. W. Barton-Wright.

Uyenishi, nel 1904, fu raggiunto dal 4° dan di judo Akitaro Ono e fondarono il dojo in Golden Square a Soho.

nel 1905 Uyenishi ed i suoi studenti realizzarono un manuale scritto e video (parliamo di una cosa seria che coinvolse la Gaumont Film Company) di istruzioni chiamato “The Text-Book of Ju-Jutsu as practised in Japan – by S. K. Uyenishi “. il film (documentario forse sarebbe più appropriato)  presenta alcune delle lezioni di base di Uyenishi (quindi il video ha più di 100 anni) e probabilmente un pioniere delle arti marziali giapponesi in video.

 

nella meravigliosa sequenza di tecniche che i praticanti e gli appassionati riconosceranno abbiamo :

  • le varie Ukemi;
  • Hiza-Guruma (anche se nel video scrive Hisa-guruma);
  • Koshi-nage,
  • Hanegoshi,
  • Se-oi-nage,
  • etc…..

il bartitsu avrebbe potuto essere completamente dimenticato se non fosse stato per una casuale menzione da parte di Sir Arthur Conan Doyle in uno dei suoi racconti polizieschi di Sherlock Holmes.

Attualmente si trovano ancora tracce nel web di questa arte marziale con tanto di video e scuole che la insegnano !

fondamentalmente al jujutsu ed al judo di base si aggiungono aikido, Boxe e la difesa con il bastone da passeggio oppure da buon inglesi ….l’ombrello 🙂

di seguito un video recente a dimostrare che in fondo nessuna arte marziale o metodo di difesa/combattimento muore mai del tutto