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l’efficacia dello tsuki

Fu proprio nell’ambito di questa sua ricerca, per sciogliere il dubbio sull’efficacia dello tsuki che Sensei

Shigeru Egami

nel 1945 si fece ripetutamente colpire l’addome (con questo probabilmente aggravando il suo già compromesso stato di salute) dai colpi di pugno di diverse persone, concludendo che il tipo di attacco dei Karateka appariva essere quello meno efficace. Scrisse in proposito:

Come fare per rendere le proprie tecniche efficaci? Quali sono i colpi che funzionano davvero? Vorremmo proprio saperlo, e vorremmo anche conoscere il potere delle nostre azioni, peccato che nessuno ce ne offra l’occasione. Al sottoscritto non rimase che mettere a disposizione il proprio addome affinché più persone lo colpissero; sulla base degli effetti prodotti potei chiarire i miei dubbi. Il mio stomaco venne picchiato a volontà da svariati karateka, judoka, kendoka e boxer e la cosa più deplorevole fu il risultato: i meno efficaci furono i primi della lista, nonostante si trattasse di veterani del Karate, mentre i pugni maggiormente andati a segno furono quelli dei praticanti la boxe. Ciò che mi sconvolse alquanto, però, fu l’esito sorprendente di perfetti incompetenti, persone che non avevano mai affrontato un allenamento. Rimasi sbalordito chiedendomi il perché, cercando le ragioni di una cosa simile, facendo confronti e tentando di scovare le differenze. Nel corso delle mie ricerche mi resi improvvisamente conto che l’allenamento portato avanti fino a quel momento in realtà irrigidiva, bloccando i movimenti, con l’illusione che producesse forza. Una volta scoperto il difetto si trattava di sciogliere le parti indurite rendendole elastiche, ragion per cui decisi di rimettere tutto allo studio.

Egami prese la decisione di cambiare radicalmente i concetti e le forme convenzionali di esecuzione. Iniziò ad adottare tecniche eseguite in decontrazione, evitando l’uso di forza non necessaria. Ricominciò così a pensare al modo di colpire apparentemente leggero e rilassato ma estremamente efficace.

Shigeru Egami (Fukuoka, 1912 – Tokyo, 8 gennaio 1981)