Arti Marziali Giapponesi

Dokko-do (La Via che bisogna percorrere da Soli)

Miyamoto Musashi (宮本武蔵; Miyamoto, 1584 – Higo, 13 giugno 1645) è stato un militare e scrittore giapponese, considerato il più grande spadaccino della storia nel suo paese.
 
Di seguito alcuni passaggi tratti dal “libro dei cinque anelli” conosciuto anche come Il libro degli elementi o Il libro dei cinque elementi, che rappresenta la sintesi di tutta la sua esperienza. L’opera è divisa in cinque parti, con riferimento agli elementi costitutivi dell’universo secondo la cultura Taoista: terra, acqua, fuoco, aria e vuoto. Non vogliamo evidenziarne le doti come guerriero in gioventù ma evidenziarne la determinazione e la evidente forza di volontà di cui è pregno l’uomo e la sua scrittura.
 
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Musashi non si sposò mai, ma all’età di quarant’anni adottò un ragazzo, Iori, con il quale si distinse per bravura in numerose rivolte. Nel 1640, all’età di cinquantasette anni, Musashi divenne maestro di armi del signore di Kumamoto. Musashi, al termine della sua carriera di guerriero, si applicò completamente nel
raggiungimento di una conoscenza più profonda riuscendo a realizzare in se stesso l’essenza di Heiho (insieme delle pratiche del guerriero);
 
Prima di morire, gli venne attribuito il documento Dokko-do (La Via che bisogna percorrere da Soli), composto da 19 precetti:
 
-Non contravvenire all’immutabile Via.
-Evita i piaceri del corpo.
-Sii assolutamente imparziale.
-Non avere desideri.
-Non avere interessi.
-Non invidiare gli altri.
-Non rattristarti nelle separazioni.
-Resta esente da rancori e animosità.
-Non avere desiderio d’amore.
-Non avere preferenze.
-Non ricercare la comodità personale.
-Non concederti lussi.
-Non possedere oggetti preziosi.
-Non ritenere false credenze o superstizioni.
-Non spendere denaro se non per la spada.
-Dedicati solo alla Via, incurante della morte.
-Anche nella vecchiaia, disinteressati al possesso.
-Rispetta gli dei, ma non pregarli.
-Non lasciare mai la Via di Heiho.
 
Musashi morì esattamente sette giorno dopo averli scritti.
 
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Possiamo capire che può sembrare anacronistico almeno in parte oppure se in alcuni di essi non ci riconosciamo, ma la maggior parte di questi precetti, analizzati approfonditamente, rappresentano non solo la via di un guerriero ma vere e proprie linee guida per qualsiasi stile marziale o di vita.
Quello che abbiamo letto nei precetti è un consiglio di esperienza e di buonsenso ovvero l’applicarsi completamente per il raggiungimento di un obiettivo senza mai lasciarsi distrarre da problemi di poco conto, delusioni, invidia e rabbia che possano portarti a sprecare tempo.
la mente dice al corpo cosa fare, pertanto prima convinci la mente il corpo agirà di conseguenza.